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Giornata FAI di primavera 2019 – Lungo la valle del Dragone

23 di marzo, 2019 @ 09:00 - 17:00

 

 

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 2019  –   SABATO 23 MARZO

LUNGO LA VALLE DEL DRAGONE

RADUNO ORE 9,00  –  PIAZZA UMBERTO I° DI ATRANI

DURATA DEL PERCORSO: ORE 3,00 CIRCA

TIPOLOGIA: PERCORSO URBANO, SCALE, SENTIERO NATURALE

DIFFICOLTA’: SEMPLICE;

ABBIGLIAMENTO SPORTIVO

Da piazza Umberto I°, dove ha inizio la nostra escursione, ci inoltriamo per i vicoli di Atrani, seguendo le tabelle che indicano la via per il Santuario di S. Maria del bando. Affrontiamo, come è naturale in Costiera, vetuste scalinate che, data l’acclività del territorio, costituiscono il sistema più razionale e rapido di collegamento tra i vari quartieri del più piccolo (per estensione) comune d’Italia.

Salendo scopriamo l’affascinante intreccio di minuscole case, solenni palazzi, angoli di giardino che costituisce l’aspetto più caratteristico degli antichi  abitati della Costiera amalfitana e qui perfettamente conservato.

Sotto di noi si apre la valle del Dragone, nome impressionante per un minuscolo corso d’acqua che però, in troppo numerose occasioni, ha dato luogo ad eventi drammatici e dimostrato che le attività dell’uomo devono sempre rispettare gli equilibri naturali.

Attraversando stretti passaggi nei quali il silenzio riporta ad antiche atmosfere, si perviene dopo alcune rampe di scale alla chiesetta di S. Maria del Bando.

La denominazione pare risalga alla tradizione  che vuole che proprio da detta chiesa venissero “bandite” e cioè proclamate le condanne a morte. Citata dallo storico Matteo Camera come “antichissima e tuttavia esistente” ( il testo è del 1881) la piccola struttura religiosa, edificata nel secolo XII, sorge su uno sperone roccioso circondato da una rigogliosa vegetazione sotto la torre dello Ziro ed offre uno stupendo panorama del centro urbano di Atrani, con il mare sullo sfondo.

La chiesa, costituita da un unico ambiente rettangolare coperto da una volta a botte, riceve luce   da due finestroni di epoca barocca. Sopra l’altare si può leggere un’iscrizione che ricorda un miracolo della Vergine che avrebbe concesso la grazia ad un condannato.

A poca distanza dalla chiesa si trova un’ampia grotta, detta di Masaniello, nella quale la voce popolare tramanda abbiano trovato rifugio i congiunti del pescatore rivoluzionario, la cui famiglia materna  avrebbe abitato una sottostante abitazione oggi abbandonata, immortalata spesso per questo motivo dai viaggiatori stranieri del secolo scorso.

Ripreso il cammino, raggiungiamo dopo una rapida discesa, la parte più antica del centro urbano dove la complicata rete dei vicoli, spesso coperti da suggestive volte a sesto acuto si trasforma in un vero e proprio labirinto che può trarre in inganno anche qualche abitante del luogo.

A non molta distanza sorge la Chiesa del Carmine, altra tappa importante della nostra passeggiata, che raggiungiamo dopo aver proseguito lungo il corso del Dragone ( il torrente che attraversa il paese), quasi al limite dei confini di Atrani con il soprastante comune di Ravello.

Dal sagrato della chiesa si gode il panorama sottostante dell’abitato  di Atrani,  essendo essa posta in posizione più elevata rispetto all’abitato ed al centro di una  valle  così pittoresca da far pensare quasi ad una naturale riproduzione di un presepe napoletano del settecento.

La scala che adesso stiamo affrontando passa vicino alla minuscola cappella di S. Michele Arcangelo.  La piccola struttura, situata in una grotta naturale alla base del Monte di Civita ed eretta tra l’XI ed il XII secolo, è tra le chiese più antiche di Atrani,. Chiamata anche “ camposantino” perché utilizzata come cimitero fino al 1927, la minuscola chiesa esprime un suo silenzioso fascino fatto di spazi ridotti, lapidi consumate dal tempo, di atmosfera raccolta.

Lasciata la cappella, rifacciamo il cammino a ritroso scendendo per comode scale fino a raggiungere il sagrato della chiesa parrocchiale di Atrani, una vera e propria terrazza sul mare.

L’ esempio più rappresentativo di  rococò sulla Costiera amalfitana è costituito dalla facciata della collegiata di S. Maria Maddalena  edificata in posizione splendida su una rocca a picco sul mare. Di singolare bellezza ed eleganza il campanile risalente al XVI secolo. Si vuole che gli Atranesi avessero costruito la chiesa  verso la fine del XIII secolo per ringraziare S. Maria Maddalena per averli liberati all’insediamento di una colonia di soldati saraceni  nella città.

Di fronte all’incantevole panorama del Golfo di Salerno si conclude la nostra passeggiata.

INFO:
Gioacchino  Di Martino    (347 261 8662)  –  FAI   –  Delegazione di Salerno
Ferdinando Della Rocca  (333 496 6122) –  Sezione C.A.I. – Cava de’ Tirreni
Lucia  Palumbo                   (349 552 7203) –  Sezione C.A.I. – Cava de’ Tirreni

Scarica il programma

Dettagli

Data:
23 di marzo, 2019
Ora:
09:00 - 17:00
Categoria Evento:

Organizzatori

Gioacchino Di Martino
Ferdinando Della Rocca
Lucia Palumbo

Luogo

Atrani
Atrani, Italia + Google Maps

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