Domenica 14 Novembre 2021

Escursione Sezionale – Parco Regionale Monti Lattari

Monte Catiello (1.380 m) dal Casino del Paipo (Agerola)

Appuntamento e partenza: ore 7.30 davanti alla Sede CAI di Corso Mazzini, 6 con auto dei soci partecipanti.

Dislivello:  500 m – Durata: 5 ore circa A/R – Difficoltà: EE – Colazione a sacco.
Direttori: Giovanni Mascolo (333 6480367) e Giovanni Carlo Trezza (339 5390156).

Breve descrizione del percorso:
Si parte da Piazza Paolo Capasso a Bomerano e si prende il sentiero 329. Si percorre una bretella (la 329c) che dalle pendici del M.Tre Calli, lato Agerola, percorre la panoramica strada comunale via Paipo (anziché salire in cresta  sulla cima), sino alla sua fine, dove si trasforma dapprima in carrareccia e successivamente in sentiero.
Il percorso poi si sviluppa sullo stesso versante sino ad affrontare una salita di circa 150m in direzione NE sul crinale (pietraia) che conduce alla sella di Capo Muro presso la caratteristica formazione rocciosa detta “il fungo”. In questa prima parte del percorso l’habitat è mutevole. Sul mare e sui versanti meglio esposti predominano il carrubo e l’olivastro, tipici della macchia mediterranea; nella fascia intermedia prevalgono il leccio  la roverella e arbusti come il corbezzolo e l’erica; alle quote maggiori abbondano il castagno e l’ontano, ma anche il carpino, il frassino e il faggio. Superato facilmente il bosco, il percorso diviene  man mano più insidioso: la macchia mediterranea cede il posto ad un habitat molto più selvaggio, simile alle dolomiti, grazie alla presenza di rocce calcaree esposte che rendono impegnativa l’ascesa.
Da Capo Muro inizia la salita più impegnativa che ci porterà alla cima del Monte Catiello o Caldara (1380 m), seguendo le tracce del sentiero 329e, in circa 1 h. La fatica è, però, ricompensata dallo splendido scenario paesaggistico che si apre ai nostri occhi in vetta: un panorama circolare che abbraccia Ischia, Capri, l’arcipelago de Li Galli, il golfo di Salerno, la vallata metelliana, il Vesuvio e la penisola sorrentina che degrada dolcemente in mare con Punta Campanella dividendo idealmente in due il golfo di Napoli da quello di Salerno.
Di fronte a noi si staglia l’imponente sagoma del monte Canino o Monte di Mezzo (m. 1.426), molto simile ad una piramide egiziana; dietro di lui, più a sinistra, il Molare (m. 1444).
La discesa si effettua sullo stesso percorso dell’andata ritornando verso Capo Muro e seguendo il sentiero CAI 329c che ci riporterà a via Paipo e, quindi, a Bomerano.

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