Camminare per conoscere
Camminare. Prendere un sentiero, staccarsi dalla città e dal rumore, entrare nel silenzio. Camminare per osservare, per guardare la natura: un libro ancora oggi ricco di valori e profondi significati. Camminare adagio, per capire e conoscere meglio la “cultura del territorio”.
- Andare in montagna
- Partecipazione e Iscrizioni alle Escursioni Sociali
- Regole comportamentali dell’Escursionista
- Classificazione delle difficoltà
Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente in cui si svolgono le uscite. La montagna, i rifugi, i mezzi di trasporto non sono adatti agli schiamazzi. La necessità di tenere pulita la montagna deve indurre tutti a evitare la dispersione dei rifiuti in prati, boschi, ghiaioni, sentieri, ecc.; ognuno dia il proprio contributo riportando a valle ciò che danneggerebbe l’ambiente. Fiori, piante e funghi devono essere lasciati al loro posto. Chi partecipa alle escursioni deve attenersi alle disposizioni e ai consigli degli accompagnatori dell’AG. Nessuno deve lasciare la comitiva se non autorizzato per validi motivi.
Alimentazione – Prima della partenza per un’escursione è bene fare una colazione leggera e ricca di zuccheri, che si trasformeranno quasi immediatamente in energia. Alla prima sosta è utile bere un po’ di the leggero e zuccherato, mangiare un po’ di cioccolata o frutta secca. A mezzogiorno va bene un frutto, pane con prosciutto crudo o cotto o formaggio. Non vanno bene i sacchetti di patatine e le merendine troppo elaborate. Sono da evitare le bibite gassate.
Come vestirsi – Gli indumenti devono essere caldi, leggeri e comodi per non intralciare i movimenti, devono consentire la traspirazione e quelli intimi l’assorbimento del sudore. Meglio più capi leggeri che uno pesante! Bisogna regolarsi in modo da non raffreddarsi senza però arrivare al punto di surriscaldarsi. Hanno molta importanza i fattori stagionali e ambientali, non sempre prevedibili… quindi è indispensabile un ricambio completo di abiti da tenere in auto o in pullman.
Come equipaggiarsi – Calzature: vanno bene scarponi, pedule (non quelle che si inzuppano!) purché non abbiano la suola liscia e quindi scivolosa, ottime le suole a carrarmato. Le scarpe da ginnastica sono sconsigliabili (possono servire come ricambio e da riposo) perché non proteggono la caviglia. Se si incontra del bagnato o della neve sono un disastro! Calzettoni: sono consigliabili quelli in misto lana, pesanti, magari da indossare sopra a dei calzini leggeri di cotone; poco raccomandabili quelli in fibra sintetica in quanto irritano il piede.
Lo zaino – Questo indispensabile accessorio non è sostituibile con le poco pratiche borse, sacche e simili in quanto queste recano intralcio, impegnano le mani, sbilanciano. Chi non possiede un vero e proprio sacco da montagna, nelle escursioni di un giorno, può utilizzare gli zainetti usati per andare a scuola.
Per escursioni di più giorni, o che prevedono bivacchi in tenda, occorre uno zaino adatto e sufficientemente capace che tenga conto delle caratteristiche fisiche di chi lo utilizzerà.
Nello zaino non deve mai mancare: giacca a vento o k-way; mantella impermeabile; guanti e berretta di lana; maglione o pile; borraccia; alimenti sufficienti al fabbisogno previsto; coltellino; bussola; carta geografica; descrizione del percorso; tessera Cai; cerotto; fischietto.
Quanto elencato può considerarsi l’equipaggiamento base, che sarà integrato dagli elementi specifici necessari a intraprendere le varie attività. Per compiere un’escursione di una giornata in bassa quota è più che sufficiente l’equipaggiamento base, ed è opportuno non appesantire lo zaino con materiale superfluo o in quantità eccessiva. Dovendo affrontare un’uscita in alta montagna di due o più giorni, con pernottamento in rifugio custodito, è necessario completare l’equipaggiamento base con: un ricambio completo di indumenti pesanti (da indossare in rifugio), una lampada frontale e l’occorrente per l’igiene personale. Se il rifugio non è custodito bisogna aggiungere il sacco a pelo, le stoviglie e dei fiammiferi. Se nell’itinerario prescelto sono comprese delle vie attrezzate è indispensabile portare il casco da roccia, l’imbracatura, cordini e moschettoni. In caso si incontri neve e ghiaccio occorre la picozza, i ramponi e le ghette.
Dovendo affrontare un trekking che preveda il pernottamento in tenda, oltre all’equipaggiamento base, è indispensabile avere con se: ovviamente la tenda, il sacco a pelo, il materassino isolante, un ricambio completo degli indumenti, l’occorrente per l’igiene personale, fiammiferi e stoviglie.
Quando si va in montagna d’inverno l’equipaggiamento di base dovrà essere integrato da: passamontagna e occhiali protettivi, in questa disciplina rivestono particolare importanza la calzamaglia di lana o seta senza piede, pantaloni possibilmente in tessuto elasticizzato idrorepellente (tipo salopette) per la protezione dello stomaco e delle reni, non troppo imbottiti, una casacca in tessuto, che permetta la traspirazione, non pesante possibilmente con capaci tasche e che consenta ampia libertà ai movimenti delle braccia. Inoltre è opportuno avere un k-way leggero antivento da indossare solo in caso di tormenta e, naturalmente, i guanti.
(* Testo a cura del Cai Rimini)
La partecipazione alle escursioni sociali è aperta a tutti i soci in regola con l’iscrizione per l’anno in corso che godono, in tal modo, delle necessarie coperture assicurative previste dal CAI.
Ai simpatizzanti non iscritti al CAI può essere concesso di partecipare a poche escursioni con difficoltà T o E finalizzate alla verifica della attitudine all’escursionismo di gruppo, chiedendo loro di attivare le polizze giornaliere di assicurazione (Soccorso Alpino e Infortuni).
I minorenni potranno partecipare solo se accompagnati da un genitore o da altra persona responsabile, da questi espressamente autorizzata. Durante le attività promosse dal gruppo di Alpinismo Giovanile è invece previsto il loro affido agli Accompagnatori.
La partecipazione alle escursioni sociali è sempre subordinata alla prenotazione che dovrà essere comunicata dall’interessato ai Direttori nel corso della riunione (sezionale) precedente l’evento (o sino al giorno stabilito in caso di escursioni di più giorni), permettendo, per i non soci, la stipula dell’assicurazione giornaliera.
L’escursionista deve saper valutare se la sua preparazione fisica attuale sia tale da poter affrontare agevolmente le difficoltà esplicitate dai Direttori nella presentazione dell’evento.
La partecipazione alle escursioni implica, da parte degli escursionisti, l’osservanza scrupolosa delle disposizioni dei Direttori di escursione, evitando di abbandonare il gruppo, seguire scorciatoie, cambiare itinerario o effettuare soste non motivate e non autorizzate.
L’escursionista è tenuto a collaborare con i Direttori di escursione per la buona riuscita dell’evento e a essere solidale con tutti i componenti del gruppo offrendo la massima collaborazione in caso di sopravvenute difficoltà.
All’escursionista è fatto obbligo - anche nelle escursioni classificate T - di calzare scarponcini da trekking con cavigliera alta e di indossare equipaggiamento idoneo all’escursione stessa.
Scegli sempre le escursioni in funzione delle tue capacità fisiche e conoscenze tecniche. Non andare mai da solo, comunica sempre a persona fidata l’itinerario prefissato e non dimenticare di avvisarlo, appena rientrato.
Affidati sempre ai consigli di persone esperte, documentati in anticipo sulle condizioni meteo ed equipaggiati adeguatamente, perché in montagna le condizioni meteo possono cambiare repentinamente.
Provvedi a un abbigliamento e a un equipaggiamento adeguato all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per le situazioni d’emergenza, le eventuali medicine a te prescritte e una valida dotazione per il primo soccorso.
In caso di necessità non esitare a tornare indietro! E’ preferibile rinunciare che ostinarsi a voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze o rischiare l’insidia del maltempo. Prevedi in anticipo percorsi di rientro rapido (vie di fuga) e non esitare a chiedere aiuto.
Riporta a valle i tuoi rifiuti, anche quelli organici (bucce di frutta e residui di cibo), evita di uscire inutilmente dai sentieri e di seguire scorciatoie, rispetta la flora e la fauna, non cogliere piante, funghi, frutti o fiori, ma porta a casa solo fotografie, rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite della montagna e dei suoi abitanti.
Rischi e Responsabilità
Le escursioni sociali del CAI, coerentemente alla loro natura, pongono i loro partecipanti di fronte a rischi e a pericoli inerenti la pratica
dell’alpinismo, dell’escursionismo o di altre attività in montagna.
I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni sociali, accettano tali rischi e sollevano da qualsiasi responsabilità i Presidenti
e le Sezioni del CAI, i Direttori di escursione e i collaboratori, per incidenti e infortuni che dovessero verificarsi durante l’escursione.
DIFFICOLTÀ ESCURSIONISTICHE: ITINERARIO
T = turistico - Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
T/E = Si utilizza per indicare una escursione a difficoltà intermedie fra la T e la E, oppure la presenza di alcuni tratti con difficoltà tipiche della E
E = escursionistico - Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascolo, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti o attrezzati. Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montuoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamenti adeguati.
E/EE = Si utilizza per indicare una escursione che, pur con caratteristiche di tipo E, presenta alcuni tratti con difficoltà maggiori.
EE = escursionistico per esperti - Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche quali percorsi attrezzati. Necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.
EAI = escursionistico in ambiente innevato - Si tratta di itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà
generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. Sono necessari equipaggiamento e abbigliamento consoni alla stagione invernale.
EEA = escursionistico per esperti con attrezzature - Si tratta di itinerari escursionistici che presentano particolari difficoltà e per i quali è pertanto richiesto l’utilizzo di dispositivi di autoassicurazione quali imbrago, set da ferrata, casco, moschettoni, cordini.